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Fender USA, Fender Mexico, Fender Japan.. Tutto tra miti e leggende!


Ormai le leggende sulle famose chitarre di casa Fender non si contano più. Si dice e si scrive tutto ed il contrario di tutto.. La verità però difficilmente viene definita in maniera inequivocabile. Il punto della situazione è che forse di verità ne esistono molteplici ed ecco qui spiegato almeno sommariamente il grande mistero che ricopre la casa produttrice di chitarre più famosa al mondo.
Detto ciò preferisco argomentare la mia misera e forse anche poco significante esperienza personale..

Una cosa è certa, io mi reputo abbastanza imparziale nel testare qualunque cosa mi capiti per le mani. Cerco sempre di essere il più possibile pragmatico ed obiettivo. Da buon Rocker (purtroppo è così) non dò molto spazio a disquisizioni prettamente tecniche, storiche, sentimentali etc.. etc.. Io prendo una chitarra le ficco il jack nell'apposita apertura dedicata, alzo il volume, suono qualche nota e poi semmai decido se lo strumento è da buttare nel cesso o da custodire con cura (scusate i termini ma parlando di Rock bisogna adeguarsi al tema).

(Tutte queste premesse occorrono a fare chiarezza sulla mia esperienza).

Un mese fa, in un famoso negozio della capitale, mi sono deciso ad eseguire il test che da sempre speravo di portare a termine.. Ho selezionato a caso una Fender Mexico Standard, una Fender Mexico Classic 60's ed una Fender USA Standard.



Risultato:

Strimpellando gli strumenti, in attesa di un amplificatore per poterli collegare, ho già avuto delle nette sensazioni distinte sulle 3 chitarre. Il bello però è avvenuto con gli strumenti amplificati e settati con un normalissimo canale clean ed equalizzazione flat.
Le 2 messicane mi hanno deluso in maniera spaventosa.. La prima (Mexico Standard) pessima, suono completamente otturato e privo di sfumature.. anche l'hardware non mi è sembrato degno di nota. La seconda (Mexico Classic 60's) sicuramente meglio della standard ma a parer mio molto lontana da ciò che ci si aspetterebbe da una chitarra di circa € 700,00. La terza (Standard USA) ha mostrato subito il vero carattere Fender inconfondibile. Il suono era pieno, corposo, rotondo e con una notevole quantità di sfumature.. Insomma l'unica delle tre chitarre che davvero faceva venire voglia di non smettere più di suonarla.
Per quanto riguarda le disquisizioni prettamente tecniche preferisco lasciare ad altri la parola.

Voglio solo precisare un'ultima cosa. Le considerazioni sopra mensionate sono frutto della mia semplice e personalissima esperienza. Tutti i chitarristi sanno benissimo quanto soggettive possono risultare questo tipo di considerazioni (guai se non fosse così).

Invito chi ha avuto ulteriori esperienze in merito, di raccontarcele per discuterne assieme.


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